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Presentato in Parlamento il disegno di legge “Misure urgenti per il completamento della cartografia geologica d’Italia e della microzonazione sismica su tutto il territorio nazionale”


Sabato 30 settembre si è tenuto a Roma, presso il Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano, l'incontro “Roma, il clima, al distruzione e la conservazione: miti, leggende e verità”, a cura di Alberto Prestininzi, Professore Ordinario di Geologia Applicata presso l'Università La Sapienza di Roma.
Si è parlato di clima, morfologia territoriale, rischio sismico e idrogeologico.
Il convegno è stato aperto dalla Senatrice Ap Fabiola Anitori, promotrice del disegno di legge Misure urgenti per il completamento della cartografia geologica d’Italia e della microzonazione sismica su tutto il territorio nazionale”, presentato in Parlamento il 9 marzo 2017 e annunciato nella seduta ant. n. 783 del 14 marzo 2017.


La Senatrice ha sottolineato, che conseguentemente ai recenti eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia, si pone l'urgenza di approfondire la conoscenza della morfologia del territorio italiano, unita alla realizzazione di una cartografia geologica completa e chiara, che permetta di individuare tutte le criticità presenti sul suolo italiano, al fine di operare per la prevenzione e la salvaguardia di vite umane.
Già in data 21 settembre 2017, al termine delle audizioni sul disegno di legge in Commissione Ambiente del Professore Domenico Angelone del Consiglio Nazionale dei Geologi e del Vicepresidente della Società Geologica Italiana, Sandro Conticelli, la Senatrice si è così espressa:

non è possibile fare a meno di una cartografia geologica e di una microzonazione sismica, soprattutto per quanto riguarda il livello comunale e quindi per gli stessi piani regolatori. Questo potrebbe consentire di individuare in maniera più precisa quelle aree maggiormente esposte a fenomeni di amplificazione sismica o a fenomeni indiretti quali frane sismiche indotte e o liquefazioni, in cui chiaramente la realizzazione di opere può essere altamente pericolosa.
Quello che manca in Italia è una precisa conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche. Riguardo il rischio sismico la normativa vigente è un punto di partenza ma non può essere considerato di arrivo, perché è compito della microzonazione definire a livello locale le aree maggiormente esposte. L’obiettivo è quindi di giungere ad un sistema che sia sempre più sostenibile dove sia possibile in anticipo prevedere gli effetti e le conseguenze di un sisma”.




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